martedì 13 luglio 2021

8. Porto Recanati-Montesilvano. Alla ricerca della "favola bella"

12/7/21
Porto Recanati-Montesilvano
127km




Ciao Marche, eccoci Abruzzo.
La tappa di oggi potrebbe essere riassunta così, in estrema sintesi.
Abbiamo pedalato tanto, leggeri, nel sole caldissimo, sotto un azzurro limpido che non fa ombre nè pone dubbi mai.
Sul lungomare a tratti, a tratti sulla statale, o nazionale come dicono qui, la SS16 Adriatica, siamo scivolati verso sud come acqua alla foce.



Civitanova Marche, Porto Sant'Elpidio, Cupra, San Benedetto del Tronto e Grottammare sono solo alcuni dei paesi che abbiamo attraversato. Chi conosce questi luoghi sa della loro anima duplice, di mare e di monte, di pastori e pescatori. I centri storici, le città vecchie, sono tutti abbarbicati sulle cime dei colli che piombano a picco sul mare. Sono città fortificate, nate per dare riparo alla gente in epoche di miseria e violenza: qui imperversavano i pirati, oltre ai barbari prima e gli eserciti dei signori locali poi. Queste terre sanno di esistenze difficili, esposte a saccheggi e devastazioni, un clima troppo caldo o troppo freddo e schiene piegate dalla fatica. Eppure qui fin dalla preistoria hanno vissuto importanti comunità, per non parlare della latinizzazione dei piceni e degli altri popoli autoctoni, che ha portato grande fioritura culturale e artistica.

A volte la strada diventa polvere e passa tra rare pinete da cui si intravedono scaglie luminose di mare. 




Ma si getta presto di nuovo alla spiaggia, che da queste parti è poco frequentata e tranquilla.







La luce opaca e l'aria rovente, complice il vento caldo, inducono alla flemma. Le gambe si fanno pesanti e il respiro profondo. Se non fossimo in movimento, in equilibrio precario, potrebbe questo essere definito uno stadio di torpore o sonno dai sogni vividi. Che sembrano veri. Che sono veri.

Ogni tanto compaiono piccoli siti archeologici, come questa villa romana



e targhe di dubbio gusto dedicate a "giovani fascisti"


ma anche notazioni geografiche interessanti. Qui siamo quasi a metà strada tra equatore e polo nord. Tra una manciata di settimane sfioreremo di nuovo il circolo polare artico.



A Grottammare ci imbattiamo in una statua di papa Sisto V, che è nato qui. Non starò a dire cosa abbia fatto n qualità di pontefice, vi basti ricordare che ci collochiamo in piena Controriforma. Tuttavia, dirò che è stato l'ultimo successore di Pietro a prendere il nome di Sisto, perchè nessuno ha mai poi osato un cacofonico Sisto VI.



Varchiamo il confine, siamo in Abruzzo. "Andiamo, è tempo di migrare". Assaporiamo la costa: Alba Adriatica, Roseto. C'è un senso di selvaggio addomesticato, di rosa e di spina..

Ormai nella luce caramello del tardo pomeriggio facciamo una piccola sosta e decidiamo di concludere la tappa non a Pescara ma a Montesilvano. Qui infatti Booking mi segnala un intero appartamento ad una cifro inferiore a quella del posto tenda in campeggio, e possiamo anche approfittarne per lavare un po' di luridi cenci che ci portiamo addosso da troppi giorni.





Dopo qualche salitella, contornata da rocche e torri d'avvistamento, in una cornice di colline porpora e oro



Arriviamo all'appartamento, dove ci accoglie la gentilissima proprietaria, e ne prendiamo possesso. Scopro anzitutto che c'è una sorta di sgabuzzino nel quale vive IT.


e in secondo luogo che la mia abbronzatura da ciclista ha ormai superato ogni livello di decenza. 50 sfumature di Volpe.





Domani visiteremo Pescara, la città natale di Gabriele D'Annunzio, e poi scenderemo a precipizio giù giù nel Molise, che a quanto pare esiste davvero. Supereremo Termoli e ci avvicineremo al Gargano, nel quale poi pedaleremo per oltre un giorno a cercare la favola bella che ieri ci illuse, che oggi ci illude.

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